FOTOGRAFANDO DI GIUSEPPE MAMMOLI

Una Cupola che spunta dietro ai muri della storia, un Campanile che riecheggia con colori da bandiera. E poi Firenze tutta stesa con i vicoli e i ricordi con un popolo ingombrante con idee sempre discordi. Sei la Culla e sei  la Tomba del periodo più fecondo per volare con la mente, dove spunto prese il mondo. Io ti guardo sventolando l'entusiasmo di un bambino, che felice anche del niente lui gattona piccolino e allungando il suo braccetto vuol toccare con la mano il passato raccontato dalla storia di un anziano.  Giuseppe Mammoli

Esiste una poesia che parla un linguaggio di dolci rumori come il picchiare di un martello, il fruscio di una lima; che racconta profumi intensi e movimenti leggiadri ma anche bruschi. E' la poesia della realizzazione che quotidianamente in un' armonia di passione si compie per soddisfare un'esigenza ma anche un sogno e si tramanda perché non muoia mai. Giuseppe Mammoli

Giuseppe Mammoli